Non è un paese per vecchiette

Stamattina ho fatto un giro del percorso campestre WEG. Dico "tour" e non "corso a piedi" poiché l'intera cosa è stata condotta dalla relativa comodità di un carrello da golf. Il percorso è lungo, tortuoso e si snoda su un terreno ondulato, con una lunga salita estremamente ripida fino al traguardo soprannominata "Heartbreak Hill". Con il sole che scrosta la pelle e il tempo umido a 90 gradi sarebbe stata sicuramente la fine per me a piedi. Vedremo cosa porterà il domani mentre navigo in quella che probabilmente sarà una giornata ventosa e bagnata di fondo, grazie ai resti di quella puttana di Firenze.

Il caratteristico casetta affacciata sul percorso campestre dove soggiornano le mogli dello sceicco quando sono in città.

Oggi si è tenuta una conferenza stampa attesa da tempo per affrontare la debacle di resistenza del primo giorno. Il presidente della FEI Ingmar de Vos ha guidato l'incontro che includeva il presidente della commissione veterinaria per la resistenza Thomas Timmons e il direttore veterinario della FEI Göran Åkerström. È stata fatta la promessa di rilasciare dichiarazioni a seguito di un'indagine su chi fosse responsabile del reindirizzamento di un gruppo di corridori, rendendo necessario un riavvio; e quale fosse la posizione finale dei restanti corridori sul percorso (il che potrebbe essere complicato, poiché il sistema di tracciamento GPS era parzialmente inattivo). Altre cattive notizie sono state rivelate quando l'identità di un cavallo che era stato in difficoltà durante la gara con problemi ai reni è stata soppressa questo pomeriggio - Barack Obama, cavalcato dalla Jenny Champion del Team New Zealand - è stata rilasciata; puoi leggerlo qui.

Durante la conferenza stampa di resistenza, un giornalista ha chiesto se la FEI stesse mettendo in dubbio la fattibilità dei giochi, dato il numero di sedi che hanno avuto difficoltà a mettere in scena l'enorme evento. Essendo stata posta la domanda per molti anni, è stato degno di nota il fatto che per la prima volta, almeno in pubblico, de Vos sembrava prendere in considerazione la fattibilità dei Giochi in futuro.

Qualunque cosa vengano chiamati questi Giochi una volta che saranno finiti (e credetemi, molte persone darebbero loro un soprannome che potrebbe non essere ripetibile in una compagnia educata), per i media certamente non essere chiamati Hunger Games. Il cibo nel media center è stato spettacolare e vario:frutta sempre fresca, panini, insalate (Caesar con mais grigliato e condimento piccante oh mio), pasta, pranzi caldi, dolci e snack tutto il giorno. Puntelli per il catering per eventi Blue Ridge ad Asheville per questo. Ragazzi, spaccate.



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